Con questo articolo abbiamo introdotto la sezione dedicata alle nuove tecnologie abilitanti prevista dal  Piano Nazionale Impresa 4.0.

Oggi presentiamo la terza tecnologia abilitante Impresa 4.0: la realtà aumentata.

Cos’è la realtà aumentata (AR)

E’ possibile affermare che l’AR aumenta il nostro mondo reale senza sostituirlo.

Si tratta di una tecnologia futuristica che ci circonda ormai da oltre un decennio. Prende la nostra realtà e le aggiunge qualcosa. Quindi, possiamo dire che sovrappone informazioni come suono, immagini e testo al nostro mondo. Migliora l’ambiente naturale e porta la componente del mondo digitale nel mondo reale. Con l’aiuto delle tecnologie AR, possiamo essere più interattivi con il nostro ambiente naturale e possiamo manipolarlo digitalmente.

Dai filtri dei social media alle procedure chirurgiche, l’Augmented Reality sta crescendo rapidamente e sta diventando sempre più popolare migliorando le cose che vediamo, sentiamo e percepiamo. Rispetto ad altre tecnologie della realtà, l’AR si trova nel mezzo dello spettro della realtà mista, tra il mondo reale e il mondo virtuale.

Qual è la differenza tra Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR)

Questi due termini sono usati in modo intercambiabile, ma in realtà c’è una grande differenza tra i due.

La Realtà Virtuale è una simulazione della vita reale generata al computer. Siamo visti come una realtà completamente diversa da quella di fronte a noi in cui viene simulata la nostra visione e il nostro udito. Viene creata una simulazione in cui si sente che si sta sperimentando una versione simulata della realtà.

Mentre con la Realtà Aumentata, oltre al mondo reale, abbiamo miglioramenti generati dal computer. Così, portando il mondo digitale in cima al mondo reale, non chiuderà il mondo reale come si ha nel mondo virtuale.

Quindi, la realtà aumentata è l’integrazione dell’informazione digitale con l’ambiente dell’utente in tempo reale. A differenza della realtà virtuale, che crea un ambiente totalmente artificiale, la realtà aumentata utilizza l’ambiente esistente e vi sovrappone nuove informazioni.

Quali sono i campi d’applicazione della Realtà Aumentata (AR)

Il ricercatore Thomas Caudell ha coniato il termine realtà aumentata nel 1990 per descrivere come funzionavano i display montati sulla testa che gli elettricisti usavano per assemblare complessi cablaggi. Una delle prime applicazioni commerciali dell’augmented reality è stata la linea gialla “first down” che ha iniziato ad apparire nelle partite di calcio televisive nel 1998.

Oggi, i Google Glass e i display a sovrimpressione (heads-up display) nei parabrezza delle auto sono forse i prodotti AR di consumo più noti, ma la tecnologia è utilizzata in molti settori industriali, tra cui la sanità, l’automotive, la sicurezza pubblica, il gas e il petrolio, il turismo e il marketing.

Le applicazioni dell’AR sono scritte in speciali programmi 3D che permettono allo sviluppatore di legare l’animazione o le informazioni digitali contestuali del programma per computer a un “marcatore” di realtà aumentata nel mondo reale. Quando l’applicazione in AR o il plug-in per browser di un dispositivo informatico riceve informazioni digitali da un marker noto, inizia a eseguire il codice del marker e a stratificare l’immagine o le immagini corrette.

Le applicazioni AR per smartphone includono tipicamente il sistema di posizionamento globale (GPS) per localizzare la posizione dell’utente e la sua bussola per rilevare l’orientamento del dispositivo. I programmi AR sofisticati utilizzati dai militari per l’addestramento possono includere tecnologie di visione artificiale, riconoscimento degli oggetti e riconoscimento dei gesti.

Quali sono le categorie di tecnologie per la Realtà Aumentata (AR)

Esistono diverse categorie di tecnologie per l’augmented reality, ciascuna con differenze nei loro obiettivi e casi d’uso applicativo. Di seguito, esploriamo i vari tipi di tecnologie che compongono la realtà aumentata:

  • AR basata su marker
    La realtà aumentata basata su marker (chiamata anche Image Recognition) utilizza una telecamera e alcuni tipi di marcatori visivi, come un codice QR/2D, per produrre un risultato solo quando il marker viene rilevato da un lettore. Le applicazioni basate su marcatori utilizzano una telecamera sul dispositivo per distinguere un marker da qualsiasi altro oggetto del mondo reale. I marcatori vengono utilizzati come marcatori, perché sono facilmente riconoscibili e non richiedono molta potenza di elaborazione per la lettura. Si calcolano anche la posizione e l’orientamento, in cui qualche tipo di contenuto e/o informazione si è poi sovrapposto al marker.
  • AR senza indicatore
    È una delle tecnologie più implementate della realtà aumentata. La realtà aumentata senza indicatore (“markerless”, chiamato anche location-based, position-based, o GPS), utilizza il GPS, la bussola digitale e l’accelerometro incorporati nel dispositivo per fornire dati basati sulla nostra posizione. Un punto di forza di questa tecnologia è l’ampia disponibilità di smartphone e funzioni di rilevamento della posizione che essi forniscono. È utilizzata per la mappatura delle direzioni, per la ricerca di aziende vicine, e altre applicazioni mobili incentrate sulla localizzazione.
  • AR basata sulla proiezione
    La realtà aumentata basata sulla proiezione funziona proiettando la luce artificiale sulle superfici del mondo reale. Le applicazioni di realtà aumentata basate sulla proiezione consentono l’interazione umana inviando la luce su una superficie del mondo reale e percependo poi l’interazione umana (cioè il tatto) di quella luce proiettata. La rilevazione dell’interazione dell’utente avviene distinguendo tra una proiezione attesa (o nota) e la proiezione alterata (causata dall’interazione dell’utente). Un’altra interessante applicazione della realtà aumentata basata sulla proiezione utilizza la tecnologia laser al plasma per proiettare un ologramma interattivo tridimensionale (3D) a mezz’aria.
  • AR basata sulla sovrapposizione
    La realtà aumentata basata sulla sovrapposizione sostituisce parzialmente o completamente la vista originale di un oggetto con una nuova vista aumentata dello stesso oggetto. Nella realtà aumentata basata sulla sovrapposizione, il riconoscimento degli oggetti gioca un ruolo vitale perché l’applicazione non può sostituire la vista originale con una vista aumentata se non è in grado di determinare cosa sia l’oggetto. Un forte esempio di realtà aumentata basata sulla sovrapposizione, rivolta al consumatore, potrebbe essere trovato nel catalogo di mobili a realtà aumentata IKEA. Scaricando l’applicazione IKEA Place App e scansionando pagine selezionate nel proprio catalogo cartaceo o digitale, gli utenti possono collocare i mobili virtuali IKEA nella propria casa con l’aiuto della realtà aumentata.

Qual è il futuro della realtà aumentata

La realtà aumentata è il futuro del design. Gli smartphone sono già parte integrante del nostro quotidiano, tanto che potrebbero anche essere estensioni del nostro corpo.

Infatti, la realtà aumentata permette di essere ulteriormente integrata nelle nostre vite senza essere invadente e migliorando la nostra user experience oltre ogni misura.

La realtà aumentata impatterà sui progressi dell’internet delle cose (IoT) contribuendo a migliorare l’efficienza dei compiti di ogni lavoratore e la qualità dei risultati connessi.

Leggi anche: