PA digitale 2026 è la piattaforma lanciata nel novembre del 2021 dal Dipartimento per la trasformazione digitale, per promuovere la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attraverso la semplificazione della procedura di accesso alle risorse.

La piattaforma diventa il punto unico di accesso alle informazioni sugli avvisi dedicati alla digitalizzazione della PA, attraverso cui è possibile presentare le richieste di accesso ai fondi e rendicontare l’avanzamento dei progetti. Tramite il canale di assistenza diretta è anche possibile richiedere supporto e ricevere tutte le informazioni utili.

Realizzare la digitalizzazione della PA è uno degli obiettivi prioritari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), di cui 6,74 miliardi sono destinati alla trasformazione in chiave digitale della Pubblica Amministrazione.

A poco più di anno dalla pubblicazione dei primi avvisi sulla piattaforma PA digitale 2026, sono già stati allocati oltre 1,8 miliardi di euro provenienti dal PNRR, con un’elevatissima e rapidissima adesione degli enti destinatari dei fondi.

Secondo quanto pubblicato nel Documento Italia digitale 2026, infatti, si sono registrati sulla piattaforma PA digitale il 98% dei Comuni e il 96% delle scuole. Al terzo posto le ASL con un tasso di adesione del 73%.

Attraverso la piattaforma sono stati assegnati €1,7 miliardi ai Comuni (79% del totale disponibile) €64 milioni alle scuole (49% del totale disponibile) e €33 milioni ad altri enti (22% del totale disponibile).

I rimanenti €624 milioni (26% del totale in dotazione) saranno erogati tramite PA digitale entro giugno 2026.

La realizzazione della piattaforma rientra nel piano strategico Italia Digitale 2026, a sua volta articolato in tre obiettivi:

  1. consentire all’Italia di fare un grande salto in avanti in termini di competitività, attuando una strategia armonizzata sul fronte della tecnologia, delle applicazioni e delle infrastrutture, a livello centrale come a livello locale;
  2. semplificare e agevolare la relazione tra la Pubblica Amministrazione, i cittadini e le imprese, portando i servizi della PA direttamente al cittadino e non viceversa, grazie all’implementazione di piattaforme interconnesse che consentono l’automazione delle richieste di informazioni e riducono drasticamente costi e tempi di comunicazione;
  3. migliorare la soddisfazione e la produttività dei dipendenti del settore pubblico, riducendo i compiti ripetitivi e consentendo una gestione ottimizzata dei processi e dei flussi di lavoro.

PA Digitale 2026

Il portale accompagnerà gli Enti con risorse e informazioni lungo tutto il percorso di attuazione delle misure previste dal PNRR: dalla prima fase informativa, che precede l’avvio degli avvisi, al momento dell’accesso ai fondi e fino all’implementazione stessa delle iniziative. La semplificazione ha riguardato anche il processo di erogazione delle risorse: i contributi sono riconosciuti alle amministrazioni sulla base del raggiungimento di specifici obiettivi, appositamente verificati dal Dipartimento per la trasformazione digitale.

Come candidare la PA e partecipare agli avvisi

Il primo passo per partecipare agli avvisi pubblici e richiedere i finanziamenti è l’attivazione del profilo della PA all’interno del portale. Attraverso un percorso guidato, il rappresentante legale o un suo incaricato, può accedere alla piattaforma tramite SPID o CIE e completare il processo di attivazione. La guida completa alla registrazione è disponibile qui.

Per accedere alle risorse per la transizione digitale, sono previste due modalità alternative, differenziate in base al numero di beneficiari:

1. Soluzioni standard

Per tutte quelle misure che prevedono una platea di oltre 1.000 PA, è prevista una modalità di accesso standard. Per semplificare la procedura di accesso ai fondi, le soluzioni standard non prevedono la presentazione di progetti per l’accesso ai finanziamenti. Con un’unica registrazione è possibile richiedere contestualmente finanziamenti per più misure, come ad esempio, la migrazione al cloud e il miglioramento dei siti web.

2. Presentazione di progetti

Per accedere alle misure che prevedono una platea più circoscritta di beneficiari (fino a 1.000 PA) è invece richiesta la presentazione di progetti.  Anche in questo caso, in un’ottica di riduzione degli oneri amministrativi, tutto avviene secondo un percorso guidato. I progetti sono valutati sulla base di criteri di valutazione oggettivi ed automatici. L’erogazione dei contributi segue una serie di step che possono prevedere, oltre al saldo, un’anticipazione e delle tranches intermedie, erogate “a rimborso”. Per queste misure è richiesta la presentazione di tutta la documentazione necessaria per giustificare l’esecuzione della spesa specifica.

Per ulteriori informazioni, leggi le FAQ.

Per fornire ai singoli Enti assistenza informativa e tecnica, ad opera del Dipartimento per la trasformazione digitale, nascono poi i Transformation Office, team territoriali che promuovono e facilitano l’adozione e l’attuazione delle misure per il digitale del PNRR. La struttura ha un nucleo centrale e team dislocati su tutto il territorio ed organizzati su 6 macro aree:

  • Nord est: Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige
  • Lombardia
  • Nord ovest: Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta
  • Centro: Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sardegna
  • Sud ovest: Campania, Calabria, Sicilia
  • Sud est: Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise

La trasformazione digitale della PA

Grazie al nuovo sistema strategico integrato, l’Italia sta finalmente compiendo la trasformazione digitale degli Enti della Pubblica Amministrazione. Ad oggi, oltre 40 strutture organizzative di primo livello delle Pubbliche Amministrazioni Centrali, che svolgono un ruolo cruciale per il Paese, sono pronte a migrare verso l’infrastruttura in cloud.

L’importante adesione delle Pubbliche Amministrazioni Centrali a questo primo Avviso dimostra che il sistema Paese è pronto per compiere un cambio di passo chiave nella gestione dei dati e dei servizi pubblici. Continueremo a lavorare al fianco del PSN per potenziare le amministrazioni italiane con tecnologie cloud innovative, semplificando la vita di cittadini e imprese attraverso servizi digitali più moderni e sicuri. Le Amministrazioni che hanno inviato la richiesta di partecipazione potranno usufruire di 157 milioni di euro per migrare in cloud i propri sistemi, applicazioni e dati sull’infrastruttura del Polo Strategico Nazionale, in linea con quanto previsto dal PNRR”.

Queste le parole del Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

Coerentemente con gli obiettivi del PNRR, la Strategia Cloud Italia, accompagnerà entro il 2026 il 75% delle PA italiane nel percorso di migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso il cloud. Il progetto di messa in sicurezza degli asset strategici dello Stato si completa con la realizzazione di un’infrastruttura ad alta affidabilità denominata Polo Strategico Nazionale (PSN) previsto dalla misura 1.1 del PNRR, che mette a disposizione 900 milioni di euro e prevede la migrazione verso tale infrastruttura dei sistemi informatici delle PA centrali e delle strutture sanitarie.

Per conoscere gli avvisi pubblicati sulla piattaforma PA digitale 2026, visita la pagina dedicata.

Articoli correlati: “Il nuovo codice appalti e il sistema nazionale di e-procurement

PA Digitale