Le PMI italiane sono il vero motore della nostra economia. Esse contribuiscono in modo significativo alla crescita economica del Paese: l’Italia conta circa 211mila PMI, in grado di produrre intorno al 40% del fatturato nazionale e di assorbire il 33% della forza lavoro (dati Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI).

Sono numeri che fanno comprendere quanto sia importante l’attività svolta dalle PMI in Italia e, di conseguenza, di quanto sia necessario e cruciale l’impegno delle istituzioni nel salvaguardarne lo sviluppo e la sostenibilità.

Tuttavia, le PMI si ritrovano spesso ad operare sul mercato affrontando non poche difficoltà, legate alla scarsità di risorse finanziarie e alla difficoltà di accesso al credito, che ne ostacolano le capacità competitive e l’avvio di processi di innovazione. Ma non solo.

In Italia, le imprese di piccole e medie dimensioni hanno risorse limitate anche in termini di competenze, motivo per cui difficilmente riescono a intraprendere in solitudine un progetto di digitalizzazione. Le PMI hanno bisogno di essere supportate nel proprio percorso di crescita da soggetti esterni, che possano colmare quei gap che impediscono l’avvio e lo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica e digitale.

Tra le varie iniziative promosse dal governo a sostegno della digitalizzazione delle aziende e che ci impegniamo sempre a pubblicizzare attraverso i nostri articoli, oggi vogliamo parlarvi di uno strumento agevolativo proposto dalle Camere di commercio: i voucher digitali 4.0.

Negli ultimi anni in Italia è stata fortemente promossa la creazione di un vero e proprio ecosistema eterogeneo di attori, creato con l’obiettivo di occupare uno specifico ruolo nel percorso di digitalizzazione delle imprese e composto dai PID – i Punti Impresa Digitale, gli Innovation Hub, gli Innovation Manager e i Competence Center.

PID – Punti Impresa Digitale – sono strutture di servizio localizzate presso le Camere di commercio, istituite con il Piano Nazionale Industria 4.0 e dedicate alla diffusione della cultura del digitale nelle MPMI. Con i PID le Camere di commercio diventano il punto di riferimento per gli imprenditori e i professionisti che vogliono approfondire la teoria e la pratica del processo di digitalizzazione, informarsi sulle opportunità offerte dal Piano Industria 4.0 e sui programmi per l’innovazione digitale.

Insieme agli Innovation Hub e ai Competence Center, i PID costituiscono il Network nazionale Industria 4.0, una rete organizzata di punti informativi e di assistenza alle imprese sui processi di digitalizzazione.

Qual è la differenza tra PID, Innovation Hub e Competence Center?

I Punti Impresa Digitale sono sportelli sia virtuali che fisici, presenti a livello capillare sul territorio (attualmente sono 88 i PID attivi in Italia). Offrono attività di formazione sui temi dell’industria 4.0 e mettono in collegamento le imprese con gli altri attori del Network.

Gli Innovation Hub sono invece istituiti presso le varie associazioni di categoria (ad esempio: Compagnia delle Opere, CNAConfapiConfartigianatoConfcommercio e Confindustria) e offrono formazione avanzata su tecnologie e soluzioni specifiche per i settori di competenza.

I Centri di competenza ad alta specializzazione ovvero i Competence Center, come stabilito nel DM 12 settembre 2017 nr. 214, sono poli costituiti in forma pubblico-privata, finalizzati ad erogare servizi di orientamento alle imprese per la valutazione del livello di maturità digitale e tecnologica, formazione sui temi dell’industria 4.0 e supporto per l’attuazione dei progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. I Competence Center presenti sul territorio italiano sono attualmente 8 e sono nati tra il 2018 e il 2020, ciascuno specializzato su ambiti tecnologici specifici e complementari. Per saperne di più sugli 8 Competence Center attivi, clicca qui.

Voucher digitali 4.0

I voucher digitali 4.0

I voucher digitali 4.0 sono un incentivo messo a disposizione dai PID alle micro, piccole e medie imprese. L’agevolazione è a fondo perduto ed è erogata attraverso appositi bandi pubblicati con cadenza variabile dalle Camere di commercio.

Attraverso i voucher digitali 4.0, i PID si propongono di raggiungere i seguenti obiettivi:

  • sviluppare la capacità di collaborazione tra imprese e soggetti qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e green oriented;
  • promuovere l’utilizzo da parte delle imprese di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0;
  • favorire interventi di digitalizzazione e automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese, quale driver di sviluppo e di ripartenza nella fase post-emergenziale, condizionata dalle ripercussioni del conflitto russo-ucraino.

Possono beneficiare dei voucher digitali 4.0 le imprese in forma singola o i gruppi di imprese, operanti in tutti settori economici, che presentano un progetto finalizzato all’introduzione in azienda di tecnologie 4.0.

In particolare, i progetti devono includere almeno una delle tecnologie principali di seguito indicate e una o più tecnologie accessorie:

TECNOLOGIE PRINCIPALI

 

TECNOLOGIE ACCESSORIE (propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente elenco)

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • digital marketing (esclusa la mera promozione commerciale o pubblicitaria);
  • soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica;
  • connettività banda ultralarga.

I voucher digitali 4.0 finanziano fino al 70% delle spese ammissibili e hanno un valore massimo fino a 10.000 euro.

Le imprese che intendono presentare domanda di accesso al contributo, devono verificare la pubblicazione del bando “Voucher digitali 4.0” presso la Camera di Commercio di riferimento. I bandi attivi sono pubblicati anche sul Portale nazionale dei PID.

Quali requisiti devo soddisfare le imprese per ottenere il contributo?

Per presentare domanda di accesso al contributo a fondo perduto, le imprese devono avere sede legale e/o unità locale iscritta nel Registro delle Imprese della Camera, essere attive e aver dichiarato al Registro delle Imprese della Camera l’attività svolta ed, infine, essere in regola con il pagamento del diritto annuale (il controllo sulla regolarità del diritto annuale si estende agli ultimi cinque anni escluso quello corrente e non è ammessa la possibilità di regolarizzare la posizione dopo l’invio della domanda).

I voucher digitali 4.0 possono essere utilizzati per finanziare l’acquisto di beni e servizi strumentali, funzionali alla digitalizzazione dell’impresa e servizi di consulenza e formazione relativi a una o più tecnologie abilitanti.

Le domande devono essere presentate tramite procedura telematica.

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Voucher digitali 4.0

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