L’insorgenza della quarta rivoluzione industriale (industria 4.0) e la diffusione delle tecnologie 4.0, sta facendo vivere una profonda trasformazione dei meccanismi e processi industriali.

L’Italia è uno dei principali paesi manifatturieri al mondo e secondo in Europa.

Due anni fa, il Piano nazionale Industria 4.0 fu inserito per la prima volta nella legge di bilancio al fine di incentivare le imprese ad adottare, al più presto, un approccio innovativo del loro contesto integrandolo con le nuove tecnologie 4.0. Nel 2018 il piano nazionale industria 4.0 è stato modificato in Piano nazionale Impresa 4.0 e sono state introdotte alcune nuove misure.

In questo articolo analizzeremo il passaggio da industria 4.0 a impresa 4.0 e faremo un breve disamina sulle potenzialità legate alle tecnologie abilitanti (tecnologie 4.0).

COME NASCE IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0

Il report speciale rilasciato dalla Commissione europea Country Report 2016, ha evidenziato come l’Italia era presente una crescita debole della produttività a causa di un sistema inefficiente del prodotto, dei capitali e dei mercati del lavoro, nonché ostacoli strutturali.

Durante il 2016, a tal proposito, la Camera dei Deputati decise di avviare un’indagine approfondita al fine di garantire la migliore strategia per l’introduzione di misure, strumenti e tecnologie utili a favorire la trasformazione digitale delle imprese tradizionali con l’obiettivo di risollevare il Paese.

Dopo un’analisi accurata del sistema industriale italiano, dal punto di vista innovativo e digitale, si è giunti alla convinzione di voler procedere con un Piano Nazionale che spingesse le imprese a investire sul proprio futuro. La conseguenza fu la nascita del “Piano nazionale Industria 4.0 per il triennio 2017-2020”, introdotto nella Legge di Bilancio del 2017, che comprendeva misure organizzate su quattro punti d’azione:

  • Governance e consapevolezza: collaborazione tra pubblico e privato con l’obiettivo comune di divulgare il potenziale, la conoscenza e le applicazioni delle tecnologie 4.0
  • Infrastrutture abilitanti: gestione dei dati in modo sicuro, infrastrutture di rete efficaci e implementazione di standard internazionali per l’interoperabilità
  • Investimenti per l’innovazione: spingere il privato ad innovarsi tramite le tecnologie 4.0 e a sperimentare nuove soluzioni con la ricerca e sviluppo
  • Competenze e Ricerca: aiutare chi ha voglia d’innovarsi a formarsi con percorsi mirati e contribuire alla ricerca di nuove competenze spendibili sul mercato del lavoro

IL PASSAGGIO A IMPRESA 4.0 (Transizione 4.0)

Verso la fine del 2017 è partita la seconda fase del Piano che ha preso il nome Piano nazionale Impresa 4.0.

La novità è stata l’espansione del raggio d’azione, fino ad allora riservato solo al manifatturiero, a tutti i settori dell’economia in modo tale da consentire alle Piccole e Medie Imprese (PMI) di adottare strumenti innovativi in grado di supportare la propria trasformazione in ottica digitale.

Nel Piano, per favorire investimenti innovativi, sono previste diverse misure strutturali e complementari. Impresa 4.0 è la giusta opportunità per tutte le aziende che desiderano cavalcare la più grande onda della quarta rivoluzione industriale. Le misure efficaci sono state confermate, altre sono state potenziate e altre nuove inserite.

Questa sfida riguarda soprattutto gli imprenditori e la loro resistenza al cambiamento. Per questo motivo è stato rivisto il modello in cui gli incentivi sono attivabili in modo automatico senza perdite di tempo circa lo studio di bandi o file agli sportelli, eliminando ogni forma di vincolo settoriale, territoriale e dimensionale.

È il momento giusto per tutte le aziende che intendono migliorare asset, competitività e il proprio modello di business. Gli incentivi mirano anche a formare lavoratori digitali con competenze che puntano sicuramente alla valorizzazione degli stessi, ma soprattutto ad essere più efficienti ed efficaci nella produttività e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi.

LE TECNOLOGIE ABILITANTI

Il passaggio da Industria 4.0 a Impresa 4.0 (Transizione 4.0) 1

Le tecnologie abilitanti 4.0 ci aiuteranno ad immergerci nel futuro imminente. Non bisogna sottovalutare il loro potenziale. Il loro sviluppo impatterà su quattro aree principali:

  • La prima area fa riferimento ai dati e al loro utilizzo: cloud computing per la gestione e conservazione delle informazioni in modo centralizzato, big data, open data, Industrial Internet of Things.
  • Poi ci sono gli analytics: la generazione di una grande mole di dati porta necessariamente ad una loro classificazione e interpretazione da cui ricavarne valore. Attualmente sono pochissime le aziende che riescono a farlo. E questo è un male. Basterebbe attivare dei processi di machine learning assumendo figure come il data scientist, data visualization, data engineer
  • La terza area riguarda la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce smart, sempre più diffuse
  • La quarta e ultima area comprende 3-D printing e additive manufacturing, la robotica avanzata e collaborativa, processi di digital marketing, cyber security e le interazioni machine-to-machine tramite simulazione per ottimizzare i processi produttivi.

Il futuro delle imprese dipende tutto dalla caparbietà degli imprenditori di perseverare e guardare oltre.

La disponibilità dei finanziamenti delle varie manovre non sarà illimitata. Quello che sappiamo è che, ad oggi, tutto quello che hai percepito in questo articolo, è possibile.

Per maggiori dettagli, puoi dare uno sguardo all’articolo sulle ultime novità industria 4.0 (impresa 4.0) del 2019 e il nuovo voucher innovation manager.