Abbiamo più volte raccontato di come le imprese oggi si sfidino a colpi di innovazione tecnologica. L’attuale competizione sul mercato nazionale ed internazionale si gioca sul tavolo delle nuove tecnologie.

Big Data, Internet of Things, realtà aumentata sono solo alcune di quelle che sono definite “tecnologie abilitanti“, che rendono le realtà produttive sempre più smart.

Ma investire nelle nascenti tecnologie non significa limitarsi ad acquistare un impianto 4.0 o un sistema di sensori posizionati qui e lì lungo la catena produttiva. L’innovazione è un processo complesso che deve coinvolgere profondamente tutte le dimensioni aziendali.

Sempre più spesso si rivolgono a noi aziende che hanno realizzato un investimento in innovazione tecnologica ma che non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi di efficienza che avevano previsto. Nel 90% dei casi, la causa è imputabile ad una errata gestione dei dati raccolti. È infatti strategica la capacità di trasformare i dati in informazioni utili per assumere decisioni consapevoli.

È proprio in questa capacità che risiede la chance anche per le piccole imprese, di poter competere con le aziende di maggiori dimensioni.

A fare il successo di un progetto di innovazione non è l’entità dell’investimento stesso, quanto la capacità di gestirne efficacemente i dati e le informazioni che ne derivano. Dunque l’innovazione tecnologica e digitale non è un ostacolo alla crescita delle MPMI ma, al contrario, crea un sistema più inclusivo.

La business intelligence

La business intelligence è un insieme di capacità che consentono alle organizzazioni di assumere decisioni migliori, intraprendere azioni informate ed implementare processi aziendali più efficienti.

La business intelligence consente di:

  • raccogliere i dati aggiornati
  • presentare i dati in maniera intuitiva (attraverso tabelle e grafici)
  • fornire i dati in modo tempestivo

Costruire un efficiente sistema di business intelligence permette di acquisire informazioni circa i differenti aspetti del business aziendale. È possibile sapere quanto sono popolari i tuoi prodotti e i tuoi servizi tra i consumatori, su cosa si stanno focalizzando i tuoi concorrenti o perché i consumatori scelgono un brand anziché un altro e intercettare, in questo modo, le tendenze per il futuro.

Non esiste un settore nel quale la business intelligence funzioni meglio; si tratta di una soluzione strategica potenzialmente impiegabile in ogni tipo di azienda.

Le realtà aziendali possono sfruttare la business intelligence per molti scopi:

  • analisi del comportamento dei clienti
  • analisi e confronto della concorrenza
  • identificazione dei trend del mercato
  • identificazione delle aree critiche per incrementare i profitti
  • individuazione di eventuali problemi
  • monitoraggio delle prestazioni
  • ottimizzazione delle operazioni
  • previsioni di iniziative future

Le fasi della business intelligence

Un sistema di business intelligence è generalmente suddiviso in quattro fasi.

Fase 1: raccolta dei dati

La raccolta dei dati può avvenire in modi diversi e dipende dalle risorse impiegabili, dalle dimensioni aziendali e dagli obiettivi conoscitivi che ci si prefigge.

Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, anche gli strumenti di raccolta dei dati hanno subito un’evoluzione. Se qualche anno fa lo strumento più immediato di raccolta dati era la somministrazione di questionari, oggi è possibile impiegare per questo scopo le tecnologie dell’intelligenza artificiale e del machine learning.

I dati possono provenire dai clienti, dai dipendenti o dagli impianti di produzione. I dati così ottenuti sono poi filtrati ed aggregati attraverso l’uso delle tecniche di Big Data Analytics. Aggregando i dati provenienti da più fonti, questi sono preparati per la successiva fase di analisi.

Business intelligence

Fase 2: analisi

È in questa fase che i dati grezzi sono trasformati in informazioni. La business intelligence rende più facile per l’utente esplorare i dati e trasformarli in informazioni utili. Interrogando il database, è possibile cercare risposte a domande specifiche relative al business. Il confronto dei dati (benchmarking) e la misurazione degli scostamenti tra quanto pianificato e quanto realizzato, permette di disegnare con chiarezza un quadro della situazione attuale.

Fase 3: reporting

Una volta che i dati sono stati analizzati, devono essere sottoposti a reporting. Viene creato un sistema ordinato di resoconti, documenti e prospetti da utilizzare per acquisire le informazioni necessarie a un periodico confronto tra obiettivi e dati consuntivi. In base alle informazioni che si vogliono ottenere, si costruiscono i KPI (Key Performance Indicator).

Fase 4: monitoraggio e previsione

Il monitoraggio permette all’utente di visionare dati e informazioni in tempo reale. Una volta completata l’analisi, tutte le parti interessate ne ricevono i risultati e pianificano le loro azioni di conseguenza.

La business intelligence è un processo circolare, quindi la quarta fase di monitoraggio e previsione può confluire a sua volta nella prima fase, quella della raccolta delle informazioni.

Solitamente i software di business intelligence rappresentano i risultati delle analisi attraverso l’uso di grafici e la visualizzazione dei dati tramite dashboard ne rende più semplice la gestione e più intuitiva la comprensione.

Le previsioni aiutano il management a prevedere cosa accadrà sulla base dei dati attualmente disponibili. Lo step successivo consiste nella costruzione di un modello predittivo. Un’applicazione in ambito industriale dell’analisi predittiva riguarda la manutenzione: ne abbiamo parlato qui.

La business intelligence in produzione

In ambito industriale è fondamentale l’analisi dei dati di produzione per poter:

  • pianificare con esattezza le risorse da impiegare
  • migliorare la qualità dei prodotti
  • prevedere eventuali malfunzionamenti e basse prestazioni dei macchinari

In particolare, l’analisi dei dati di produzione consente l’ottimizzazione costante e continua dei parametri di setup delle macchine, in maniera adattiva rispetto all’effettivo andamento dell’impianto, assicurando il miglioramento degli standard qualitativi di prodotto.

BEPLAN è la piattaforma MES di business intelligence che consente di creare dashboard di monitoraggio su attività, performance e produttività delle risorse coinvolte nel processo produttivo. La raccolta e l’analisi dei dati avvengono in tempo reale, con costante aggiornamento dei report, per poter consultare dati sempre attuali e certi.

La disponibilità di dati certi consente di scoprire i costi occulti in produzione, gestire in maniera intelligente il magazzino, mantenere il controllo sui processi minimizzando gli scarti e trasmettere all’ERP aziendale informazioni precise per calcolare esattamente i costi e pianificare adeguatamente la produzione, minimizzando le inefficienze.

 

 

Per maggiori informazioni, visita il sito beplan.it.