Nello scorso articolo “L’inarrestabile marcia della digitalizzazione”, abbiamo descritto l’andamento del settore digitale partendo da uno scenario globale, fino a giungere ad una analisi del trend nazionale.

I dati parlano chiaro: la quarta rivoluzione industriale sta sconvolgendo i tradizionali paradigmi dell’economia e del modo di “fare impresa”.

Ad accelerare la corsa alla trasformazione tecnologica e digitale ha pensato la pandemia, che ci ha costretti a rivoluzionare in chiave digitale il modo di relazionarci nella vita sociale e, dal canto delle imprese, ha sconvolto ed innovato gli strumenti di interazione con il cliente, le modalità di gestione del lavoro (si pensi allo smart working), le tecniche di produzione e ha imposto spesso anche un ripensamento dell’intero modello di business.

Si è innescato un percorso rivoluzionario senza possibilità di ritorno, che richiede efficienza, tempestività e capacità di adattamento.

La propulsione all’innovazione tecnologica è diventata una realtà che ha imposto un cambiamento delle tradizionali modalità di produzione e di gestione del capitale umano all’interno dell’organizzazione aziendale. Lo stesso termine “fabbrica” è ormai obsoleto. Si sono fatte spazio nel nostro dizionario parole come “smart factory”, “brilliant factory”, “fabbrica 4.0”, “industria 4.0”. Queste sono solo alcune delle nuove denominazioni che mettono in evidenza la progressiva diffusione delle tecnologie più innovative, che stanno modificando le imprese in modo radicale.

Per resistere alle potenti spinte della concorrenza nazionale e non, le imprese devono adeguarsi alle nuove sfide del mercato ed integrare nelle proprie attività le tecnologie 4.0.

La quarta rivoluzione industriale è ulteriormente favorita dalle misure introdotte dal Governo che incentivano l’adozione delle nuove tecnologie e il ricorso alla formazione 4.0 per lo sviluppo di competenze altamente qualificanti per il personale dipendente e gli imprenditori stessi.

Per approfondire l’argomento e conoscere nel dettaglio gli incentivi attualmente in vigore per le imprese, ti invitiamo a leggere due nostri articoli che potranno chiarirti le idee:

L’importanza della formazione in ottica 4.0: capitale umano e competitività 1

LA FORMAZIONE DEL CAPITALE UMANO COME FATTORE COMPETITIVO

Il capitale umano è una risorsa preziosa, che va adeguatamente valorizzata.

Il successo dell’intera organizzazione è il risultato di una serie di fattori che vanno attentamente ponderati, tra i quali una buona gestione delle risorse umane assume un ruolo decisivo.

È impensabile l’introduzione di nuove tecnologie per l’efficientamento delle funzioni aziendali, senza prevedere un’adeguata formazione 4.0 del personale dipendente. Il successo nell’implementazione di un’innovazione tecnologica, passa necessariamente per la previsione e l’attuazione di un piano di formazione che possa dotare il personale di nuove competenze 4.0 o consolidarne le conoscenze.

L’Ocse propone un’interpretazione largamente condivisa a livello internazionale, che indica come capitale umano l’insieme delle “conoscenze, abilità, competenze e altri attributi degli individui che facilitano la creazione di benessere personale, sociale ed economico”.

Come precisato dall’Istat in questo comunicato, si tratta di un “bene” producibile e soprattutto accumulabile, che si incrementa sia attraverso l’istruzione e la formazione professionale, sia con altre forme di apprendimento meno formali nella vita quotidiana o nei luoghi di lavoro.

La risorsa umana, dunque, non rappresenta più solo un costo, ma anche e soprattutto un elemento attivo, che racchiude al suo interno un patrimonio inestimabile di esperienze e competenze, che vanno inevitabilmente a caratterizzare l’essenza stessa dell’impresa in questione. Le spese destinate all’accrescimento delle capacità produttive dei singoli individui, infatti, rappresentano degli investimenti che vanno ad incrementare il successo dell’azienda.

Secondo quanto riportato dalle statistiche Istat sul capitale umano, nel nostro Paese il capitale umano di ciascun cittadino arriva a un valore che si aggira intorno ai 342 mila euro. Tale valore viene calcolato prendendo in analisi diversi fattori, come la tipologia di lavoro svolta dall’individuo e le sue prospettive di carriera, unitamente alle sue aspettative di vita.

Sul mercato esistono diverse soluzioni pensate per la formazione delle risorse umane ma, affinché l’investimento possa produrre i risultati sperati, è necessario che il piano formativo sia progettato coerentemente alle caratteristiche della tecnologia che si decide di adottare.

Il consiglio è di affidarsi a professionisti del settore, che possano elaborare una vera e propria strategia di formazione di supporto all’implementazione delle tecnologie 4.0 in azienda, creando un sinergico effetto il cui obiettivo è l’aumento della performance aziendale a tutti i livelli.

I Corsi di Formazione di BE Innovazione sono stati pensati proprio per facilitare il processo di adozione delle nuove tecnologie e sono un valido strumento strategico per le imprese che vogliono reattivamente reagire ai cambiamenti del mercato e incrementare la produttività del personale.

Inoltre, grazie al credito d’imposta per la formazione 4.0, potrai beneficiare di un vantaggio fiscale oltre che competitivo.

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