Via libera del Consiglio dei ministri alla nascita del nuovo “codice degli incentivi”. L’obiettivo è ridurre la frammentazione delle attuali misure e rendere il sistema più snello ed efficiente.

Su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il Consiglio dei ministri ha approvato con procedura d’urgenza, un disegno di legge per la revisione del sistema degli incentivi alle imprese.

Cos’è il nuovo codice degli incentivi

Entro ventiquattro mesi il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per la definizione di un quadro organico di incentivi che possa semplificarne l’accesso per le imprese e la gestione da parte degli enti preposti, riducendo tempi e costi delle relative richieste.

Con il disegno di legge si introducono i seguenti principi guida:

  1. programmazione degli interventi da parte di ciascuna amministrazione e indicazione della loro estensione temporale, anche pluriennale, con l’obiettivo di assicurare un sostegno continuativo e adeguato alle finalità stabilite;
  2. misurabilità dell’impatto nell’ambito economico oggetto degli incentivi, sulla base della valutazione in itinere ed ex post degli effetti ottenuti;
  3. rafforzamento della coesione sociale, economica e territoriale per uno sviluppo economico armonico ed equilibrato della Nazione, con particolare riferimento alle politiche d’incentivazione della base produttiva del Mezzogiorno;
  4. valorizzazione del contributo delle donne alla crescita economica e sociale del Paese.

In pratica gli interventi normativi dovranno consentire la razionalizzazione dell’offerta di incentivi attraverso l’individuazione di un insieme limitato e definito di modelli agevolativi, il coordinamento tra le amministrazioni centrali e regionali e la codificazione delle regole procedurali concernenti gli interventi di incentivazione alle imprese, che saranno armonizzate e coordinate nel nuovo codice degli incentivi.

Il provvedimento – commenta il ministro Urso – nasce dalla necessità di avere una riforma organica per fermare la giungla degli incentivi. L’obiettivo è semplificare e omogenizzare. Le sfide globali di oggi – continua il Ministro – hanno bisogno di risposte mirate e coerenti con un sistema degli incentivi compiuto e coordinato che possa rappresentare un corpus organico di regole che sia di riferimento tanto per i decisori pubblici che per le imprese”.

Saranno due le direttrici che guideranno gli interventi del Governo: digitalizzazione e semplificazione delle procedure. Il testo inoltre promuove un maggior coordinamento degli strumenti già esistenti, come il Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) e la piattaforma telematica incentivi.gov.it.

Codice degli incentivi

Il sistema di incentivi alle imprese in Italia

Si tratta di un intervento fortemente atteso dalle imprese italiane, che non sempre riescono ad orientarsi nel mare magnum degli incentivi, tra bandi spesso difficili da interpretare e che richiedono adempimenti complessi ed eccessivamente gravosi.

Nonostante le difficoltà legate ad un sistema di accesso alle agevolazioni complesso e frammentato, la relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive 2022 del Ministero delle imprese e del Made in Italy, mostra dati incoraggianti circa l’accesso agli incentivi da parte delle imprese, un forte segnale della resilienza delle imprese italiane che cercano il sostegno degli interventi pubblici per crescere e continuare ad essere competitive sui mercati.

Nel 2021 è stato registrato un rilevante incremento delle agevolazioni concesse e degli investimenti agevolati. L’ammontare delle agevolazioni concesse si attesta a oltre 25 miliardi di euro, facendo segnare un picco senza precedenti pari al +165% circa rispetto al 2020. Anche sul fronte degli investimenti attivati nell’ultimo anno il dato esprime un forte aumento: gli investimenti agevolati nel 2021 ammontano a oltre 334 miliardi di euro (+ 121% circa).

La crescita registrata sul fronte delle agevolazioni concesse contrasta però con i dati rappresentativi delle agevolazioni erogate: l’ammontare della spesa nel 2021 appare in linea di continuità con i precedenti anni, limitandosi ai 5,8 miliardi di euro circa, segnale che il forte incremento delle agevolazioni concesse non si è ancora tradotto in attività di erogazione.

La riforma del sistema degli incentivi alle imprese è un provvedimento atteso da tempo, che si spera possa rendere più concreto ed effettivo il sostegno pubblico all’economia del Paese.

La revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale.

La Legge di Bilancio 2023 ha rifinanziato alcune misure a sostegno degli investimenti in beni strumentali, tra cui la Nuova Sabatini e il Bonus Sud, ma ha disatteso le aspettative delle imprese che speravano in un innalzamento delle aliquote del credito d’imposta per gli investimenti 4.0, che resta in vigore fino al 2025 ma con un’agevolazione fiscale nettamente inferiore rispetto agli anni precedenti.

Per conoscere tutti gli incentivi attualmente in vigore per finanziare i progetti di innovazione tecnologica e digitale in ottica 4.0, scarica gratuitamente il nostro Report Transizione 4.0.

SCARICA IL REPORT

Codice degli incentivi